Capitolo 3
Il Sogno
Questa sera Luce è particolarmente
stanca. Non riesce a tenere gli occhi aperti e verso le dieci va a dormire.
Dorme tranquilla come
fosse su una nuvola di zucchero filato forse è per la stanchezza oppure per il
bellissimo sogno che sta facendo….
Luce è in un prato,
sotto un albero dove tra una foglia e l’atra compare una striscia di luce, in
compagnia di un bel ragazzo dai capelli neri e gli occhi verdi.
-
Non so come hai
fatto, ma sei sempre nei miei pensieri! Mi segui ovunque, in qualunque momento,
in ogni istante della mia giornata. Sei sempre qui – dice Luce toccandosi la
testa – e qui – indicando il petto.
Cameron Briel sorride a
quelle parole e dice:
-
Ti ho portato
una cosa. Spero ti possa piacere – continuando a sorridere e porgendo un
pacchettino verde striato di grigio con un fiocchetto dello stesso colore
-
Cos’è? – chiede
Luce aprendolo…
All’interno del
pacchetto c’è una collana con un piccolo ciondolo a forma di cuore.
-
Ma è bellissimo!
– dice Luce abbracciando Cam
-
Aspetta, non è
tutto: – ribadisce il bel giovane prendendo la collana – vedi. Schiacciando
questo bottoncino il ciondolo si apre, così può contenere la foto di un
qualcuno a cui vuoi bene. Ho messo la mia così, anche se per un piccolo
periodo, posso esserti vicino in qualunque momento.
In quel preciso
momento, Luce fa una cosa che non avrebbe mai immaginato di poter fare: prende
il viso del ragazzo e posa le sue labbra su quelle del ragazzo in un dolce
bacio.
I due si baciano
delicati, ma sempre più bramosi dell’altro e senza lasciar intendere di
staccarsi per riprendere fiato, fino a che…
Mi sorprende ritrovarti sulle scale
quando torno a casa
Sorpreso di vedermi come se fosse
la prima volta
E racconto senza freni le mie
gioie, i miei dolori
E tu mi sorridi e condividi tutto
con me
Io ti regalerò ogni singolo
risveglio la mattina
E poi lascerò i capelli scivolarmi
fra le dita
Ti regalerò ogni singola carezza
quando è sera
Ho imparato già ad amarti SENZA PIù RISERVA alcuna
-
Cosa?! - dice Luce, saltando dal letto – Uff… sono
già le 5:50.
-
Non potevi
aspettare cinque minuti! – continua Luce, gridando al cellulare che, proprio
sul più bello del sogno, ha deciso di suonare.